Avete presente quando vi sentite appesantiti? Non intendo, quando vi siete ‘scofanati’ 3 arancini, due pizzete ed una schiacciata con l’acciuga. Intendo quando avete l’anima appesantita.

Non sapete cosa c’è che non va o cosa vi turba eppure c’è un peso su di voi, una nuovletta di fantozzi che non vi abbandona.

Cominciate allora a porvi mille domande. Troppi pensieri a lavoro? Qualcosa o qualcuno mi ha turbato? Mi starà venendo l’influenza?

Quando la risposta è costantemente NO allora il pensiero si apre e quello che avviene è comprendere che le sovrastrutture che ti hanno imposto e, che ti sei imposto, stanno cominciando a pesare.

Una serie di ‘non si fa’, ‘hai sbagliato questo’, ‘forse avresti potuto fare così’ ‘avresti potuto fare allmeglio’ ‘non hai saputo fare questo’ che ti portano a sentriti come se giocassi all’allegro chirurgo.

Un frustrante BIP, continuo, che risuona ogni volta che hai sfiorato nel modo ‘sbagliato’ una parte del paziente. ‘Sbagliato’, secondo le impostazioni del gioco, se l’avvesse impostato qualcun altro, magari, la stessa azione compiuta era permessa e giusta.

La libertà di azione, di pensare come ci pare e di comportarci come ci va, che si ha da bambini, viene limitata, deviata e racchiusa, in quei condizionamenti sociali/familiari/culturali che portano un bambino libero a diventare un adulto nevrotico, venuto su a suon di ‘non si fa’ o ‘avresti potuto fare meglio’.

Ora, Attenzione. Nessuno smette di farlo nel momento in cui sei diventato Adulto, semplicemente a maestre, genitori e parenti si aggiungono una serie di nuovi attori che ti lanciano addosso un ‘questo non si fa’ oppure un indiretto ‘è colpa tua, avresti potuto fare così’, ed un sempre verde ‘ah non l’hai fatto?’.

Una cosa è certa, anche a livello di probabilità non può essere SEMPRE colpa mia. Ovvio che, chi ti vuole bene cerca di darti una mano a migliorarti… ma PORCA TROTA le situazioni vanno sempre valutate in modo attento e contingente.  Ma poi, chi dice questo si fa così e qua devi fare così, riesce sempre ad imbroccarle tutto?!? Mai un attimo di sbandamento o di minore perfezione?

non si faRiflettendoci allora in modo più profondo, mi viene in mente il post dei giorni scorsi e ricordo la regola universale del nessuno può colpire nessuno, se il destinatario è abbastanza forte e libero da non farsi toccare.

Se si riuscisse a ripulirsi da tutti i ‘non si fa’ che ci vengono detti, sono certa riusciremmo a fare cose meravigliose, a vivere sereni ed avere il tempo di imparare a migliorarsi per prove ed errori. Impareremmo anche ad essere onesti seguendo le nostre emozioni e sensazioni, a creare fuori dagli schemi, a vivere con serenità ogni stato d’animo fino in fondo, a comportarci a secondo della nostra natura e non come è previsto socialmente per il ‘quieto vivere’.

Ma anche a creare delle perle culinarie che altrimenti non sarebbe mai state create, come questa chicca di focaccia dove una morbida pasta brioche salata, viene inserita in una pasta sfoglia.

Di certo, il pasticcerie che per primo ha provato avrà avuto l’assistenze stronzo al suo fianco a dirgli Sfogliama che piffero fai, non si fa te lo dico per esperienza!’ ….

E lui se n’è sbattutto tre quarti, l’ha preparato, l’ha infornato … ed oggi è una delle cose più goduriose mai assaggiate.

Tutti questi geni che hanno esperienza, tuttologi e perfetti, comprendessero che ognuno è a sé ed ogni vita ha il suo univoco percorso, non imitabile.

Il motto quindi, ormai un mantra, per i prossimi tempi sarà un sano ‘sticaxxi, mixato, ad un mai poco citato, machitenecula.

Lascia un commento